Pagina:Le opere di Galileo Galilei VIII.djvu/52

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54 discorsi e dimostrazioni matematiche

rispondente alla sua grossezza con la proporzione medesima della grossezza e lunghezza della colonna grande.

Sagr. Già sin qui resto io assicurato della verità dell’effetto, ma non penetro già la ragione come, nel crescersi la materia, non deva con l’istesso ragguaglio multiplicarsi la resistenza e gagliardia; e tanto più mi confondo, quanto per l’opposito veggo in altri casi crescersi molto più la robustezza e la resistenza al rompersi, che non cresce l’ingrossamento della materia: che se, v. g., saranno due chiodi fitti in un muro, l’uno più grosso il doppio dell’altro, quello reggerà non solamente doppio peso di questo, ma triplo e quadruplo.

Salv. Dite pur ottuplo, nè direte lontano dal vero: nè questo effetto contraria a quello, ancor che in sembiante apparisca così diverso.

Sagr. Adunque, Sig. Salviati, spianateci questi scogli e dichiarateci queste oscurità, se ne avete il modo, chè ben conietturo, questa materia delle resistenze essere un campo pieno di belle ed utili contemplazioni; e se vi contentate che questo sia il soggetto de i nostri ragionamenti di oggi, a me, e credo al Sig. Simplicio, sarà gratissimo.

Salv. Non posso mancar di servirle, purchè la memoria serva me in sumministrarmi quello che già appresi dal nostro Accademico, che sopra tal materia aveva fatte molte speculazioni, e tutte, conforme al suo solito, geometricamente dimostrate, in modo che, non senza ragione, questa sua potrebbe chiamarsi una nuova scienza; perchè se bene alcune delle conclusioni sono state da altri, e prima di tutti da Aristotele, osservate, tuttavia nè sono delle più belle, nè (quello che più importa) da i loro primarii e indubitati fondamenti con necessarie dimostrazioni provate. E perchè, come dico, voglio dimostrativamente accertarvi, e non con solamente probabili discorsi persuadervi, supponendo che abbiate quella cognizione delle conclusioni mecaniche, da altri sin qui fondatamente trattate, che per il nostro bisogno sarà necessaria, conviene che avanti ogni altra cosa consideriamo qual effetto sia quello che si opera nella frazzione di un legno o di altro solido, le cui parti saldamente sono attaccate; perchè questa è la prima nozione, nella qual consiste il primo e semplice principio che come notissimo conviene supporsi. Per più chiara esplicazione di che, segniamo il cilindro o prisma AB di legno o di altra