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PROLOGO. 217


la inanità di queste battaglie idiote fra Varo ed Arminio, ascriveremo il peccato ad una scuola? Non ci mancherebbe altro!

State attenti all’aforismo che vi dico e tenetelo a mente.

Non ci sono né veristi né idealisti. Ci sono degli autori che scrivono bene e degli altri che scrivono male; ecco tutto.

Perchè dunque questi due campi senza ragione? Chi lo sa? Non lo so nemmeno, io che con tutta la persuasione della loro inanità scrivo un libro contro i pretesi idealisti come già el ingenioso hidalgo si rompeva la corna contro i mulini a vento.

Non può esserci altra spiegazione che nell’istinto battagliero fatalmente necessario alle epoche di preparazione e di transizione, il quale pervade tutto, dal mestiere alla scienza, dalla politica all’arte.

Respiriamo tutti l’ossigeno ad alta dose. Domani avremo le vertigini e dopo domani o saremo guariti dai mali vecchi o diverremo l’humus necessario alla vita delle generazioni avvenire.

Che Bismarck ce la mandi buona!