Pagina:Le rivelazioni impunitarie di Costanza Vaccari-Diotallevi.djvu/72

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mitato non dubita di asserire che una sola mano scrisse la copia e gli originali. L’identità apparisce manifesta dall’andamento generale dello scritto, specialmente se si raffronti la copia della quarta lettera coll’originale della terza; e questa speciale somiglianza fra l’uno e l’altra è ben naturale, per essere la terza di pochissimi, giorni anteriore alla quarta. Nel fare il raffronto fra questi due scritti pongasi mente in modo particolare a quelle scipitissime ©d insulse parole «Spazio per Roma » che leggonsi in fine della lettera originale, e si osservi se esse possano essere state scritte da mano diversa da quella che scrisse nella copia sapie35za, il per che precede ora, l’altro che precede la fuga ed il pro di processo.

È ben facile a rispondere esser ben naturale che nel far la copia si studiasse d imitare l’originale, affinchè il Mastricola non si avvedesse di essere stato scoperto. Ma se questa parata svia il colpo dalla testa, la spada va diritta a trafiggere il cuore. Come può in pochi momenti contraffarsi una lettera altrui in modo che la persona a cui è diretta non avverta la diversità del carattere? Evidentemente ciò, non può farsi se non da chi abbia l’abitudine di contraffare quel tal carattere. Forse che abitudini siffatte sono un requisito necessario per un Monsignore Presidente di tribunale, e per un Processante negli Stati della Santa Madre la Chiesa cattolica, apostolica, romana? O forse in questi santissimi Stati, fra gli arnesi del mestiere deve esservi pur anco un falsario per uso di monsignor presidente ed il suo subalterno il processante?

Che se si volesse negare la somiglianza fra i due caratteri, in tal caso sembra ragionevole il dimandare: perchè spedire la copia di quella lettera senza imitare il carattere dell’originale? Non abbiamo dimenticato che il Processante a pag. 292 della Relazione, parlando della coscienza sua e del suo dovere, ci diceva che, segnatamente dopo il pervenimento della lettera del 21 febbraio, non poteva ulteriormente sospendersi l’arresto del Fausti, sia nelle viste di troncare il filo a quei disordini, che si dicevano soltanto incominciati in