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222 il martirio de' santi padri

per la puritá e la candidezza della lingua, ma eziandio per la qualitá delle cose narrate, i costumi dei solitari di Arabia del quarto secolo rappresentati al vivo, e medesimamente quelli dei blemmi (popolo poco noto, del quale in questi anni addietro ha scritto con molta dottrina il signor Niebuhr negli Atti dell’Accademia romana di Archeologia), gli effetti del timore e dell’estremo pericolo in animi da altra parte infervorati dalle credenze religiose, descritti con sinceritá ed efficacia grande; in fine lo stile schietto, sano, insigne per naturalezza e semplicitá; il quale considerando io nel greco del Combefis, mi maravigliava di trovare in una etá quasi barbara una forma di dire che, salvo quanto appartiene alla lingua molto diversa da quella dei buoni tempi, tiene assai della foggia di Senofonte. Nel manoscritto non è distinzione alcuna di capitoli: io n’ho voluto fare una per piú comoditá.