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dei costumi degl'italiani 255


Gl’italiani dal tempo della rivoluzione in poi, sono, quanto alla morale, cosí filosofi, cioè ragionevoli e geometri, quanto i francesi e quanto qualunque altra nazione; anzi il popolo, il che è degno di osservarsi, lo è forse piú che non è quello d’altra nazione alcuna. Voglio dire che quanto alla cognizione del nudo vero circa i principi morali, quanto alle credenze che a questi appartengono, quanto all’abbandono delle credenze antiche, la nazione italiana, presa insieme e paragonando classe a classe, conforme e corrispondente tra lei e l’altre nazioni, è appresso a poco a livello con qualunque altra piú civile e piú istruita d’Europa o d’America. Per conseguenza, da questa parte ella è priva come l’altre d’ogni fondamento di morale, e d’ogni vero vincolo e principio conservatore della societá. Ma oltre di questo, a differenza delle dette nazioni, ella è priva ancora di quel genere di stretta societá definito di sopra. Molte ragioni concorrono a privarnela, che ora non voglio cercare. Il clima che gl’inclina naturalmente a vivere gran parte del dí allo scoperto, e quindi a’ passeggi e cose tali; la vivacitá del carattere italiano che fa loro preferire i piaceri degli spettacoli e gli altri diletti de’ sensi a quelli piú particolarmente propri dello spirito, e che gli spinge all’assoluto divertimento scompagnato da ogni fatica dell’animo e alla negligenza e pigrizia; queste cose non sono che le menome e le piú facili a vincere tra le ragioni che producono il sopraddetto effetto. Certo è che il passeggio, gli spettacoli, e le chiese non hanno che fare con quella societá di cui parlavamo e che hanno le altre nazioni. Ora il passeggio, gli spettacoli e le chiese sono le principali occasioni di societá che hanno gl’italiani; e in esse consiste, si può dir, tutta la loro societá (parlando indipendentemente da quella che spetta ai bisogni di prima necessitá), perché gl’italiani non amano la vita domestica, né gustano la conversazione o certo non l’hanno. Essi dunque passeggiano, vanno agli spettacoli e divertimenti, alla messa e alla predica, alle feste sacre e profane. Ecco tutta la vita e le occupazioni di tutte le classi non bisognose in Italia.

Conseguenza necessaria di questo è che gl’italiani non