Pagina:Leopardi - Canzoni, Nobili, Bologna 1824.djvu/138

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le voci la significazione primitiva e propria loro. Aggiungasi che la nostra lingua, per quello ch’io possa affermare, non ha parola che oltre a valere quanto la sopraddetta latina, s’accomodi facilmente all’uso de’ poeti; fuori di conforto, che nè anche suona propriamente il medesimo. Perocchè sollievo e altre tali non sono voci poetiche, e alleggerimento, alleviamento, consolazione e simili appena si possono adattare in un verso. Fin qui mi basta aver detto a quelli che non sono pedanti e che non si contentarono di quel mio sollazzo. Ora voltandomi agli stessi pedagoghi, dico loro che sollazzo in sentimento di sollievo, cioè di solatium, è voce di quel secolo della nostra lingua ch’essi chiamano il buono e l’aureo. Leggano l’antico Volgarizzamento del primo trattato di san Giovanni Grisostomo sopra la Compunzione, a capitoli otto1. Ora veggiamo quello che séguita detto da Cristo: se forse in alcuno luogo o in alcuna cosa io trovassi SOLLAZZO, o rimedio DI TANTA CON-

  1. Roma, 1817, p. 22.