Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/113

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DISSERTAZIONE SOPRA LA GRAVITÀ a discendere. Cartesio ricorre ad un vortice di sottilissime, invi¬ sibili particelle; che si aggira intorno all’asse del globo terra- queo, e spinge a basso ogni corpo che incontra nel velocissimo suo centrifugo corso. Da ciò seguirebbe che « una pietra, al dir d’un sensato Filosofo, solo sotto l’equatore caderebbe direttamente verso il centro della terra, e in ogni altro luogo ella scenderebbe verso i cir¬ coli paralleli all’equatore, e alla jine sotto i poli neppur verrebbe a cadere verso la terra » oltredichè una siffatta proposizione non può esser dimostrata in modo alcuno ugualmente al parer di Gassendo, fa¬ vorito ancora dal celebre Bernier, il quale afferma uscir dalla ter¬ ra degl’invisibili corpuscoli, che a guisa di ami, o di uncini tra¬ passano qualsivoglia corpo, e quindi abbassandosi lo spingono |34| perpendicolarmente verso il centro. Funesto sarebbe alcer- to lo sperimentare in se stesso la forza, e la crudeltà di siffatti corpuscoli. Una tale assurdità merita appena di esser combat¬ tuta. Le qualità occulte, che tanto occuparono lo spirito degli