Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/392

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II ■ RACCOLTA ANTOLOGICA ★ Antologia i. Magalotti, Lett. erudite, xi, 174-175 (Bestie, § 38): Non così di quell’altro leone, che in Sorèa a tempo delle Cro¬ ciate, assalito in un bosco da un serpe di smisurata grandezza, awitichiatosegli al collo lo soffogava, abbattutosi a passare in quella vicinanza a cavallo un Ufiziale Franzese, che se ne torna¬ va al Campo, accorso al rumore, e inteneritosi sopra di quella povera bestia, ammazzò il serpe, e la liberò. Tanto servì all’onorato leone per affilarsi dietro inseparabilmente da quel punto al suo libera¬ tore, non più leone, ma come cane fedelissimo a lui, e amorevo¬ lissimo a tutti gli altri, divenuto a tal conto la maraviglia, l’amo¬ re, e lo spasso di tutta l’Armata Cristiana. Convenuto di lì a qualche tempo all’Ufiziale di ritornarsene in Francia, e imbar¬ cato, ricusatosi dal Capitano di Nave il suo Camerata, non si può di¬ re quel che il povero sconsolato leone rimaso in terra, non fece, e non disse in significazione del suo dolore, finché vedendo comin¬ ciare a discostarsi la nave, e che il suo ruggire non gli valeva, lanciatosi a un tratto in mare, in vista tuttavia dell’afflitto Padrone, dopo lungo annaspare per seguitarlo, affogò. 416