Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/44

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Una luminosa prova dell’Immaterialità dell’anima umana vien somministrata dalla forza della di lei immaginazione. Egli è chiaro infatti, che la materia non può formare alcuna idèa nè concepire alcun pensiero mentre nulla impedirebbe se si ammettesse il contrario, che i tronchi atti fossero a pensare, a ragionare, e ad alzarsi a quelle sublimi cognizioni, di cui sono capaci gli enti dotati di un’anima, la quale essere deve necessariamente immateriale. Dalla sua immaterialità deducesi la di lei immortalità poiché essendo ella un essere semplice, e privo di parti non può perire per alcuna intrinseca causa, qual sarebbe la dissoluzione delle medesime, e d’altronde avendola l’Ente supremo creata a di lui immagine e non essendo i corpi soggetti all’annichilamento assurdo sarebbe il dire, che le anime esser debbano ridotte al nulla. Dai pensieri adunque dell’uomo dedur si possono l’Immaterialità ed Immortalità della sua mente non meno che la di lei libertà. Poiché la quotidiana nostra esperienza, evidentemente ci prova, che gli umani pensieri si determinano a loro agio senza alcuna intrinseca forza, che li