Nepote Caris.
Prestate la più attenta ponderazione a quanto sono per scrivervi,
poiché si tratta di cosa da cui dipende il destino della vostra vita. -
Sarò breve quanto è mai possibile, ma non al segno di non essere inteso.
Dunque all’argomento. - Io non ho mai veduto l’ottimo Sig.r De
Bunsen, Incaricato di Affari di S.M. Prussiana presso la S. Sede, che
non gli abbia parlato di voi e del vostro collocamento, ed egli sempre
uguale a se stesso me ne ha mostrato il maggiore impegno sì per la
stima grande che ha concepito delle vostre cognizioni, sì ancora per
i molti impulsi che ne ha ricevuti dall’onorevolissimo Barone Niebuhr.
Tornato io a casa sei sere addietro verso mezz’ora di notte seppi ch’e-
gli era stato pocanzi da me, ed io immaginando che trattavasi di affare
vostro mi recai all’istante da lui, senza però trovarlo. Ieri mattina ricevo
un di lui cordialissimo biglietto entro il quale era inserito il Dispaccio
di Segr. di Stato che in copia v’invio.1 Nel biglietto mi domandava
in quale ora pomeridiana poteva Egli con sicurezza trovarmi, onde con-
certare l’occorrente per dare l’ultima mano alla bella impresa. Risposi
che jeri sera verso un’ora di notte sarei stato da lui. Non vi sto a dire
gli ulteriori passi ch’Egli avea fatto onde far sentire al Segret. di Stato,
e per di lui mezzo al Papa il dovere d’impiegare convenientemente,
ed a beneficio dei buoni studi un suddito della vostra tempra che lan-
guisce in una non meritata dimenticanza, e che negli altri stati sarebbe
stato a quest’ora impiegato per onore del Paese in quelle cose nelle
quali potè farsi tanto merito. Gli consegnò a tale effetto quel fasci-
colo dell’antologia2 di cui si parla di voi con tanta lode, e gli mostrò
quello, che il dotto Niebuhr stampò a vostra lode in faccia a tutta
Europa. Il Segreti di Stato gli rispose che ne avrebbe subito parlato
al Papa, e che onninami qualche cosa sarebbesi fatto subito per voi,
purché voleste intraprendere qualche lavoro scientifico o letterario
negl’interessi della sana Filosofia e della Religione. - Due giorni dopo
gli diresse il dispaccio sul quale amava di meco confabulare. Dunque
per farla breve vi dico, che dopo vari discorsi convenimmo, che voi
dovete scrivere subito al Sigi De Bunsen una lettera ostensibile,
ch’Egli consegnerà al Segr.0 di Stato da cui verrà sottomessa al Papa.