Prosperi. Paolina ti metterà qui sotto una lettera venuta per te. Addio
Buccio mio, sta allegro e sano, come è il desiderio di tutti i miei
momenti. Pietruccio non è ancora Chierico, ma lo sarà fra non molto,
per quanto dicono.
Il nome di Emiliani è Gius.' M.a.
Giacomuccio mio! Ciò che mi riguarda, e che devo dirvi, è che dopo
molte fatiche, e molte pene, ho ottenuto finalmente di essere sposa
di Peroli.'1 Il ventuno di Novembre è il giorno fissato al matrimonio,
e pare che realmente succederà, a meno che la solita pigrizia o cattiva
volontà non vi si mischi. - Ero preparata a sostenere più scherni, e
sarcasmi di quelli che in fatti mi si preparavano; giacché finora (almeno
nel mio piccolo cerchio) non vi è stato alcuno che, a saputa mia, mi
abbia condannata: ma io mi ricordavo de’ vostri insegnamenti, e con-
sigli, e mi ero armata di molto coraggio. Non so se questo basterà per
regolarmi in appresso, quando avrò cambiato stato: ciò che dice Carlo,
mi spaventa, ma la fortuna mi ajuterà. - Io. spero che nè quello, ne
questa mancheranno a te: con le tue cognizioni ed i tuoi talenti, io
sarei molto più tranquilla di quello lo sono adesso, vedendo che mi
manca tutto. - Addio, Giacomuccio mio. Divido con Carlo, e con
tutti i nostri la viva impazienza di saperti contento, e bene; non dico
felice, perchè mi ricordo di ciò che tante volte mi hai detto.
Carissimo Zio.
Ricevetti ieri la sua dei 14., nella quale non trovo nulla di
amaro, come Ella mi dice. Tutto è dolcissimo e amorosissimo,
e di tutto io cercherò di approfittarmi con ogni mio potere. Senza
farle alcun complimento circa l’operato da Lei in mio favore,
mi basterà di assicurarla che il mio affetto e la mia gratitudine
verso Lei è quale e quanta si richiede per corrispondere a tanto
amor suo. Al Cav.e De Bunsen la prego a fare in mio nome
quei complimenti e quei ringraziamenti che meritano i suoi fa-