Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1168

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814. Dt Luigi e Antonio Fortunato Stella. Milano 7 genn. 1826. Sig.r Co. Pregiatiss. Col Quad.° XII del Ricoglitore le si manda finalmente una bozza della prima Lettera di Cicerone traduz.c del Cesari, col testo a fronte. Dopo un lungo riflettere e provare, si è stabilito di mettere in fin del voi. le Note, dove stanno meglio che a piè di pagina: troverà anche una bozza di quelle che alla i.a lettera si riferiscono. - Vi fu chi, fat- tosi ad osservare diligentem.c questa i.a lettera, vi notò più di qual- che menda così di lingua come d’interpretazione. Fra queste Note alcune paiono troppo minute, altre sono tali da snaturar Cesari se vi si badasse. Ne giudichi ella stessa dal foglio che o troverà qui incluso, o riceverà col Ricogl. Di due sole si scrisse al Cesari, che forse le tro- verà giuste, e cambierà la frase; e son quelle segnate coll’asterisco. Se qualche altra a lei paresse buona, o se trovasse qualche nuova menda di peso, non lasci d’avvertircene. Del resto, qualunque cosa si dica, 0 s’abbia a dire di questa versione, il peso non ne potrà mai cadere sulle spalle degli Editori, i quali in fin dei conti hanno scelto un tra- duttor di grido, da cartello. - Chi fece le osservazioni sud.0,1 volle dare anche un saggio del valor suo traslatando la stessa 1." lettera, della quale le mando copia affinchè ne dica il suo parere. - Le Note latine richiederanno forse qualche cambiamento d’espressione per l’aver mutato posto, cioè per non esser più a piè di pagine, ma in fin di volume. Già Ella sà che le italiane sono quelle del Le Clerc tradotte. In quanto le mandiam di stampato, ella non badi punto nè alla dili- genza tipografica nè ad altra diligenza: giacché non si tratta che d’un semplice abbozzo. - Quelle pagine che avessero suoi ritocchi, quelle sole Ella rimandi sotto fascia. Mi onori di sollecita sua risposta, che porti il parer suo sopra le ridette cose ciceroniane, ed aggradisca intanto 1 miei affettuosi saluti. Devmo serv. suo di cuore ed amico Luigi Stella P.S. Le do copia qui appiedi di ciò che s’ha scritto al Cesari, affin di procurarci la plenipotenza di fare tutti quegli onesti cambiamenti che si crederanno opportuni.