Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1221

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854. A Paolina Leopardi.
[s.d., ma Bologna, marzo 1826]

Paolina mia. Un velluto perfettamente simile alla mostra non si è potuto assolutamente trovare in Bologna, e se non credi a me, credi ad Angelina, che sai bene che se ne intende, la quale per farne ricerca ha girato inutilmente venti botteghe. Ti mando certe mostre di velluti che si accostano al colore di cotesto. Se Mamma crede che qualcuno di questi faccia a proposito, riman- dami quella tal mostra, e Mamma sarà servita subito per la Dili- genza. Saluti a tutti. Addio, addio.

855. A Gian Pietro Vieusseux.
Bologna 4 Marzo 1826

Signor mio gentilissimo, pregiatissimo e caro. Vi ringrazio dell’onore che avete fatto ai miei dialoghi di pub- blicarli nel vostro Giornale,1 benché io m’avvegga di non aver saputo spiegare a Giordani il mio desiderio in questo propo- sito, e benché mi abbiano un poco umiliato i molti e tremendi errori che sono corsi nella stampa (tali che spesso nel leggerla non m’intendeva io stesso), e l’ortografia barbara che vi regna. Quantunque l’articolo che mi riguarda abbia il titolo di primo saggio, credo che non abbiate però intenzione di pubblicare altri dialoghi, e che non ne abbiate anche copia, dopo rimandatomi il ms., della cui diligentissima spedizione vi rendo molte gra- zie. Se fosse altrimenti, vi pregherei, quando sia senza vostro incomodo, di sospendere per ora questa pubblicazione. Ma soprattutto io vi debbo ringraziare e vi ringrazio since- ramente e caldamente della vostra amorosa lettera. Alle vostre espressioni graziose e cordiali, rispondo che da gran tempo io vi stimo altamente e vi amo con tutto il cuore come uomo prezio-