Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1260

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ho neppur una, non potrei mai stare allegro pensando che quel- l’oggetto che mi sta sempre nel cuore più assai di ogni mio bene o vero o immaginario, vive in tanta malinconia. Ti giuro che lo scopo della mia vita presente, il soggetto dei miei castelli in aria, delle mie principali speranze, non è altro che il rivederti. Della lode sono così annoiato, che proccuro di schivarla. Gli altri piaceri che si potrebbero trovare in una città grande, sai che non fanno per me. Sicché non ho altra prospettiva che quella dell’amor tuo, e di tornare a goderne. Io ti rivedrò subito che avrò finito un lavorettaccio noioso che ho per lo Stella,1 e che non potrei fare a Recanati. Del resto mi sta sempre nell’animo [come] potrei trovar modo di cavarti, almeno per un [poco di] tempo, dal tuo deserto. Se la mia sal[ute fosse mi]gliore e potessi faticar [di più, son certo che ci riuscirei. Pure spero che [qual- che cosa mi debba riuscire], anche nelle mie circostanze. Tu mi stringi l’anima a] ricordarmi quella notte che ci lasciammo. Io era in una tal debolezza di. corpo, che l’anima non aveva forza di considerar la sua situazione. Mi ricordo che montai nel legno con un sentimento di cieca e disperata rassegnazione, come se andassi a morire, o a qualche cosa di simile, mettendomi tutto in mano al destino. Ma mi fa raccapricciar l’idea del dolore che tu dovesti sentire, e di quella tetrissima solitudine in cui ti lasciavo senza un pensiero consolante. Così, Cariuccio mio, ti ho fatto pur patire, senza aver potuto farti godere. Nell’Antologia non sono tutte le mie operette morali, ma solo un saggio, che si ristampa adesso, in un giornale e a parte, in Milano,2 dove forse si stamperà anche l’intero. La primavera anche qui è stata bellissima, ma mi ha prodotta quell’inquietezza di nervi che io soglio avere in questa stagione, con gl’incomodi che ne dipendono. Ma queste son cose da ridere a paragone delle pene dell’inverno o inferno, e il caldo [per al’Jtra parte mi giova molto. [Tu mi parli di una] moda introdotta ultimamente in cote- ste parti.] Capisco che genere di mo[da vuoi dire; ma non] so nulla di quel che sia accaduto costì. Il Governatore mi scrive che aspetta di essere traslocato in