Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/1302

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932. Di Pietro Giordani.
[Firenze] 6 Giugno [1826]

Giacomino adorato. Oh quando ego te aspiciam! Intanto mille baci, e mille ringraziamenti per la tua del 31.1 Ho veduto il tuo Petrarca: certamente cose buone e utili, ma per te non dilettevoli a scrivere. Duoimi che la tua salute sia men forte di quel che me ne aveva detto Don Masi, che mi ti disse robusto e grasso e colorito a maraviglia, e mi rallegrò moltissimo. Abbiti gran cura; non istudiar troppo; muo- viti, e divertiti. Che fa Paolina? è maritata? A lei e a Carlino ti prego di mandar i miei saluti affettuosi. Ricordami spesso alla Nina Sam- pieri, a suo fratello, a Marchetti, ad Angelelli. Prose italiane da poter piacere utilmente alle donne non ne conosco. Tenterei se si potessero ottener lettori a quei memorabili di Socrate. Crederei anche bene di far una ristampa in due volumetti piccoli e di buon prezzo del bellis- simo Sofocle di Angelelli. Mio caro tu sei sempre nel mio cuore, e spes- sissimo sulla mia bocca. Vieusseux ti risaluta. Quelli che più amo spesso mi domandan di te. Io ti ho grand’obbligo che mi ami; ma sta certo che in amare non potrai vincermi. Addio caro: addio con tutto l’animo, addio.

933. Di Antonio Papadopoli.
Di Napoli alli sei di Giugno 1826

Mio carissimo amico Se io non ti scrivo non è perciò che io non sappia di te, chè ad ogni ordinario la Contessa mi ragguaglia del come tu istia, o di altra cosa che intorno a te mi accada di sapere. A questi di mi venne alle mani il Corriere delle Dame, dove lessi un brano di una tua prefa- zione, che ponesti innanzi ad una edizione del Petrarca.1 O come mi piacque quel saggio! Riscrivimi se la stampa è terminata, perchè ho desiderio di saperlo. E quel tuo lavoro intomo i Moralisti sarà pubbli- cato presto? Scrivimi perchè qui nessuna cosa giugne, ne si sa novella dell’alta Italia, dimanierachè in cambio d’essere a Napoli pare d’es- sere nella estrema California. Pregoti pure di darmi notizia intorno