Tutte le opere ch’Ella mi accenna d’avere in mente mi fanno voglia,
nè saprei dire questa mi piace più di quella. Sentendo però ch’Ella
ha disposto qualche materiale pel Dizionario filosofico, filologico, ec.,
le suggerirei, quasi per prender riposo, quando si sente stanca del Cino-
nio, di mettersi a terminare qualche articolo del detto Dizionario.
Rispetto ai Sinonimi, le domando se conosce quelli dell’ab. Romani
recentemente stampati dal Silvestri. Su questo argomento ritornerò
un altro giorno dopo che avrò inteso il Compagnoni ch’è alla campa-
gna, e conserva sempre di Lei una dolce memoria.
Mi scrive il sig. Moratti ch’Ella si è trasferita a Ravenna. Conta
Ella di fermarvisi molto? Non vorrei che vi fosse andata per incomodi
di salute.
Nell’entrante settimana spedirò al sig. Brighenti per Lei oltre la
prima parte del Petrarca in un volume, anche il i.° volume delle Let-
tere di Cicerone;2 e attenderò poi di sentire con tutto suo comodo
il suo libero parere.
Tutti i miei la salutano di cuore e in particolare Luigi, che, intento
ora ne’ magazzini per cataloghi ed altro, le scriverà poi. L’abbraccio
di cuore
Il suo cord.1"0 amico
Ant. Fort. Stella
968. |
Di Monai.do Leopardi. |
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Mio caro Figlio
Ieri mi giunse la cara vfa dei 9. con sommo piacere di tutti che
eravamo anziosi delle vre notizie. Mi piace che abbiate veduta Ravenna,
ma non vorrei che vi avesse pregiudicato il viaggiare per questo caldo.
Sono però contento perchè a quest’ora avrete lasciato quel soggiorno
il quale nclPestate passa per malsano, e poi in questi momenti è poco
tranquillizzante. Credo bene che i privati niente debbano temere
diretto contro di loro, ma il fatto di Rivarola1 può indicare esservi
colà moltissima scontentezza, e quindi molta facilità di rinnovarsi simili
avvenimenti, nei quali, come avete veduto, le palle non vanno sempre
al suo luogo. Sono però contentissimo immaginandovi tornato in Bolo-
gna, e lo sarò molto di più quando verrete via da codeste parti, non