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Di Monaldo Leopardi. |
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Mio Caro Figlio
Ieri all’improvviso capitò un vetturale noto che partiva sul momento
per costà, e a lui si consegnò il Baulle che bramavate. Così dieci forme
di Formaggio del peso complessivo di lib. 211/2. - Gli diedi anche una
lett.a colla vfa direzione, e promise di recarvi tutto in casa. Nulladi-
meno a prevenire qualunque possibile equivoco, gli dissi che non tro-
vandovi, lasciasse tutto al Convento delli Conventuali. Il vetturale deve
arrivare in Bologna fra’ cinque o sei giorni, e potrete fare le pratiche
oppor[tun]e. Il suddetto è pagato di tutto sicché niente dovete dargli.
Potete immaginare come questi indizii di prossimo viaggio vostro rie-
scano grati a mè alla Mamma, e ai Fratelli, che tutti vi desideriamo
e vi aspettiamo ansiosamente. Pietruccio vuole che ve lo dica partico-
larm[en]te in suo nome. Fratanto io vi abbraccio, e vi benedico con
tutto il cuore
vro aff.° Padre.
991. |
Ad Antonio Fortunato Stella. |
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Bologna 13 Settembre 1826. |
Sig. ed Amico amatis.
Alle caris. sue dei 2, e dei 6 del corrente, la prima delle quali
mi giunse dopo chiusa già la mia ultima dei 6. Ella osserva molto
bene che dopo il Tiraboschi, e soprattutto il Ginguené, ai quali
ora si aggiunge anche il Foscolo co’ suoi Saggi sopra il Petrar-
ca,' è ben difficile il dir cosa alcuna di nuovo sopra questo
poeta. Nondimeno io avrei pur qualche cosa di mio da dire sopra
tal proposito, ma certamente i miei pensieri sarebbero del tutto
fuori di luogo alla fine della mia interpretazione, e riuscireb-
bero direttamente contrari all’interesse dell’edizione. Io le con-
fesso che, specialmente dopo maneggiato il Petrarca con tutta
quell’attenzione che è stata necessaria per interpretarlo, io non