Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/171

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29. Di Francesco Cancellieri.
[Roma 14 Decembre 1816I

Amabilissimo, e Pregiatissimo S.1' Conte Mi sono astenuto dall’inviare al S.1 De Romanis la di Lei lettera, perchè essendo un uomo focoso, si sarebbe potuto inquietare, vedendo, ch’Ella abbia supposto, che possa farsi la stampa in carta reai fina, con caratteri greci, di due fogli, e mezzo, a 300. copie per ciaschedun foglio, per soli Scudi sette, e bajocchi venti. Onde io stesso posso darle quella stessa risposta, che avrebbe avuta da Lui. Il Contedini avea chie- sto nove Scudi per foglio, avendo calcolato tutte le altre spese a tre scudi il foglio, e la Carta a 2 baj. il foglio. De Romanis fra tutto avea domandato S. 07.20 per foglio, col divario di un foglio di meno di stampa, che forse proverrebbe dalla minutezza de’ suoi Caratteri Greci, maggiore di quelli, di cui le ha mandata la mostra il Contedini. Ma se prevalendosi di questo avrebbe dovuto spendere più di trenta scudi, con l’altro avrebbe importato una ventina di scudi, purché realmente la stampa non avesse oltrepassato i due fogli, e mezzo, secondo il suo scandaglio. Giacché dunque ella non è disposta a fare nè l’una, nè l’altra spesa, di cui certamente non potrebbe rivalersi, perchè qui appena si leggono le Gazzette, io la consiglio a deporne il pensiere, e ad inviare piuttosto il suo nitidissimo Manoscritto, che ad ogni suo avviso potrò rimandare al S.r Cav.c suo Zio, allo Spettatore di Milano, che con tanta sua lode ha stampata la sua elegantissima traduzione dell’Idillio di Mosco. E inutile di rivolgersi ai nostri Stampatori, se uno non è dispo- sto a sacrificare in circa otto scudi per foglio di qualunque stampa, come ho fatto io, che mi sono rovinato nell’interesse, nella salute, e nella riputazione, per questo vizio, preso appunto fin dall’età consi- mile alla sua, e da cui, ad onta di tanti pregiudizi, neppur adesso posso emendarmi. Chi può mandare i suoi mss. chiari e corretti, come sono quelli, ch’Ella mi ha spediti, può diriggersi, ove si pregiano i buoni studj e le dotte produzioni, con la sicurezza di vederli ben eseguiti, e con assai minor dispendio, che non farebbe in questa Città. Stando in Letto, non posso consultar verun libro, nè suggerire, niente che valga. Ella dunque mi scuserà delle inutili notizie, che le avea indicate, e che eran già note alla sua vastissima erudizione. Auguro non meno a Lei, che a’ suoi degnissimi Sig.1 Padre, Zio, e Fratello le