Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/183

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vera insieme con questa/’ la prego ad avvertirmene immedia- tam[en]te. Scorrendo la prefazione vedrà p[er] qual motivo la cosa non soffra indugio. Perchè le lettere non abbiano ad incrociarsi io non le darò più l’incomodo di una mia se prima non avrò ricevuto risposta alla presente. Di molte cose la ho pregata in questa lettera, ma ora soprat- tutto la prego a conservarmi la sua amicizia, e darmi occasione di provarle col fatto che sono

Suo Devmo Obblmo Servo ed Amico
Giacomo Leopardi

Osservazioni del Ciampi sopra l’Epitome delle antichità romane di Dionigi Alicarnasseo.3 Ho riscontro dallo Spedizioniere di Bologna Sig.r Gius.' Amb.° Pozzi che sono a lui provenuti un Bariletto di olio in peso libre 48 - romane, e una Cassettina di Fichi in peso Lib: 16 tutto lordo - Egli li spingeva alla di Lei direzione, io sperandoli giunti a quest’ora in sue mani, mi auguro che le valgono a tollerare la corr.te quaresima - Il timore che questi generi, comecché i migliori della Provincia riescono spregevoli in cod.' pingui contrade mi ha limitato a sì piccola quantità - Ella però non ne deduca scarsezza di attac- cam[en]to, e di stima, nel Suo Aff.mo obbl.mo S.re ed a.co Monaldo Leopardi

40. Di Francesco Podalirj Antici.
[s.d., ma Recanati, seconda metà di febbraio 1817]

Stim.o Sig.r Conte Ho letto veramente con piacere, S.1 Conte, il suo viglietto,1 e la ringrazio. Non conosco altrimenti l’Opuscolo, di cui Ella mi fa graziosamente menzione: gradirò però moltissimo di vederlo, assicurandola, che lo avrò per cosa veramente grata. In quanto allo Schiassi non v’ha dubbio che dopo il Morcelli, il