glia ch’ella già avesse notizie delle cosette mie, delle quali sì pochi esem-
plari erano a stampa: e vorrei sapere se le aveva vedute tutte; e s’ell’ha
il panegirico.3 Ma ormai mi vergogno d’essere tanto trascorso colle
ciancie. Per carità mi perdoni. Riverisca e ringrazi per me un milion
di volte il suo Signor Padre: io non so se prima con lui debba congra-
tularmi di un tal figlio, o con lei di un tal padre. Certo è una rarissima
grazia di dio ad ambidue. Accettino dunque benignamente l’affettuo-
sissima riverenza del loro cordial servo
pietro giordani
Stimatis. Signore.
Le mando inclusa la fascia che ravolgeva il suo manoscritto del-
l’Inno a Nettuno, perchè esaminando il carattere dell 'indirizzo Ella ve-
rifichi se è quello stesso che fu scritto sotto i suoi occhi, e che Ella lesse,
com’Ella scrive con tanta sicurezza nella sua lettera. Così spiegherà
Ella stessa questo enimma che a me non è dato di poterle diciferare.
Aderendo però alla preg.™ Sua 21 p.° p.° rimetterò al Sig/ Stella il
manuscritto e metterò in conto di lui l’importo della spesa di posta.
Creda ai sentimenti della sincerissima stima, colla quale ho l’onore
di essere,
Di Lei stimatis."10 Signore
Umil."10 ed Obb.mo Servitore 11 Direttore della Bibl.* Italiana.
Giuseppe Acerbi
Milano 8. Aprile 1817.
54. |
Di Antonio Fortunato Stella. |
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Sig.r Conte riveritiss.mo
Aggiungo la presente alPultima mia del 2 corr.10 onde prevenirla
che oggi soltanto il S.r Acerbi mi consegnò il mss. pel quale ho sbor-