Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/210

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pochi: lo so; siamo pusillus grex: ma non pochi saranno i devoti; e que- sti deono più volentieri leggere un libro bene scritto, che certi libri scritti malamente. Però confido che il mio Signor Contino mi riman- derà (a suo agio) con parecchi nomi l’acchiusa cartina: se pur non gli piacesse di mandarla dirittamente a Verona al Padre Antonio Cesari dell’oratorio; o già suo amico; o valendosi di questa occasione per entrargli in amicizia: certamente quell’uomo è degno di riverenza e di amore da chiunque tien cari i buoni studi. Egli da molti anni sostiene l’onore della lingua: e in quel veneto tanto contaminato ha pur fatto di molte conversioni. Ha veduto VS. il suo Terenzio tradotto in prosa fiorentina? a me pare tutto quel che si può far di bello in quel genere. Già ho passato i confini della discrezione scrivendo: la somma cor- tesia del mio caro Signor Contino si degni di perdonarmi. La prego di rappresentare la mia divota servitù al suo Signor Padre, e di gra- dire l’affetto mio riverente e cordiale. Ed augurandole ogni più cara consolazione, desidero che si ricordi che sono e sarò sempre suo Affezionatissimo Servitore pietro giordani P. S. Ad una libreria come quella de’ Conti Leopardi non dee man- care un’opera insigne, e nel suo genere classica, qual’è la Storia della Scultura scritta dal celebre Conte Cicognara, e stampata recentemente in Venezia.’ Probabilmente VS. la conosce e la possiede già: se non l’avesse o non le fosse nota, ne gradirà o il ricordo o l’avviso.

57. A Giuseppe Acerbi.
[Recanati 17 Aprile 1817]

Stimatissimo Signore. Dalla sua pregiatissima dell’8 corrente raccolgo che Ella non è ben persuasa della verità di quanto le scrissi nella mia del 21 Marzo. Mi parea di averle parlato con tanta schiettezza da non lasciar luogo a sospetti. Ma poiché a Lei non è paruto così, mi permetterà che io da capo dia mano alla penna e discenda anche a certe minuzie per chiarirla che veramente l’inno a Nettuno fu spedito da me non a Lei ma al signor Stella.