Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/254

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mondo, pur ce n’è) abbiate qualche cura e di voi e di me. Scusate l’estrema fretta colla quale vi scrivo. Mille ossequi al Signor Conte vostro Padre. Oh se potessi venir volando a vedervi! Addio: v’abbraccio col cuore, e vi raccomando voi stesso e me, che voglio (quanto posso) esser uno con voi. Addio.

82. A Pietro Giordani.
Recanati. 8 Agosto [1817]

Quando un giovane, Carissimo mio, dice d’essere infelice, d’ordinario s’immaginano certe cose che io non vorrei che s’im- maginassero di me, singolarissimamente dal mio Giordani, per il quale solo io vorrei essere virtuoso quando bene non ci avesse altro spettatore nè alcun premio della virtù. Però vi voglio dire che benché io desideri molte cose, e anche ardentemente, come è naturale ai giovani, nessun desiderio mi ha fatto mai nè mi può fare infelice, nè anche quello della gloria, perchè credo che certissimamente io mi riderei dell’infamia, quando non l’avessi meritata, come già da qualche tempo ho cominciato a disprez- zare il disprezzo altrui, il quale non crediate che mi possa man- care. Ma mi fa infelice primieramente l’assenza della salute, per- chè, oltreché io non sono quel filosofo che non mi curi della vita, mi vedo forzato a star lontano dall’amor mio che è lo stu- dio. Ahi, mio caro Giordani, che credete voi che io faccia ora? Alzarmi la mattina e tardi, perchè ora, cosa diabolica! amo più il dormire chc il vegliare. Poi mettermi immediatamente a passeggiare, e passeggiar sempre senza mai aprir bocca nè veder libro sino al desinare. Desinato, passeggiar sempre nello stesso modo sino alla cena: se non che fo, e spesso sforzandomi e spesso interrompendomi e talvolta abbandonandola, una lettura di un’ora. Così vivo e son vissuto con pochissimi intervalli p[erl sei mesi. L’altra cosa che mi fa infelice è il pensiero. Io credo che voi sappiate, ma spero che non abbiate provato, in che modo il pensiero possa cruciare e martirizzare una persona che pensi alquanto diversamente dagli altri, quando l’ha in balia, voglio