Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/403

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gfcaziamenti sì per la nuova operetta del Giordani arrivatami insieme colla sua ultima, sì per l’Eusebio del Mai recatomi d’An- cona parecchi giorni fa. Cercherò con ogni premura occasione di soddisfare appresso Lei al mio debito di se. 5.19, indicatomi nella sua dei 17 Febbraio. Intanto per assicurarmi alla meglio che questa mia non si smarrisca come la precedente, la mando alla posta di Loreto, il qual mezzo intendo che spesso, non però sempre, abbia buon effetto. La prego, se mi giudica atto a ser- virla, a valersi di me, e credermi quale mi dichiaro colla più distinta e sincera stima

Suo Dffto Obblmo Sre
Giacomo Leopardi
198. A Francesco Cassi.
Recanati 15 Marzo 1819

Carissimo Cugino Ho aspettato lungo tempo che mi si offerisse un’occasione di spedirvi il libricciuolo' che sarà con questa presente, non fidandomi in nessun conto della posta. Ma non essendo mai capi- tata, non ho voluto dal canto mio perder questa opportunità di ridurmi alla vostra memoria, e perciò vi scrivo per la posta, rassegnandomi, secondo il consueto de’ nostri lepidissimi cor- rieri, a non saper che cosa sia accaduto nò della lettera nè della stampa. Caso che questa v’arrivi, abbiatela per segno di confi- denza insieme col libricciuolo, e nel leggere i miei poveri versi, se vorrete arrivare al fine, abbiate più riguardo all’amicizia che al merito loro. E credetemi

II vostro Affmo Cugino
Giacomo Leopardi