Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/433

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arrivarono finalmente le tue canzoni al Conte Trissino; che ti rispose. Elle sono piaciute anche qui, come dappertutto piaceranno, maravi- gliosamente: e tutti dicono quel che dico io, che tu sei un miracolo. Ma; questo che giova alla felicità? Ho avute le tue 19. e 26. aprile: anzi ora rileggendo quest’ultima vedo che pur ti giunse la mia venti aprile. Dimmi se l’ottimo Montani ti ha scritto; o tu a lui. Il buon Roverella e Mai ti mandano carissimi saluti. Io sono stato qui occupatissimo; e l’eccesso di fatica, ch’io non posso mai sopportare mi rovinò la salute: e tuttavia son debole. Per- donami dunque se non ti ho scritto. Io rimarrò qui almeno tutto giu- gno: e son certo che tu mi scriverai. Vivo nella speranza che possa passare di qua Canova, andando al suo paese; e ti ripeto che gli par- lerò molto di te. Oh se potessi, a qualunque costo, portare qualche sollievo alla vostra condizione, che mi lacera il cuore. In questo inter- vallo che non ho potuto scriverti, raccomandai a Brighenti d’avvisarti l’arrivo della tua 19. aprile, e che poi ti avrei scritto. Procura di sopire, 0 mio caro, cogli studi e colle speranze d’un possibile futuro migliore, le pene presenti. Scrivimi; poiché in me, se non altro, hai pur uno che ti ascolti con amore e desiderio infinito, e compassione profonda. Dimmi di quali studi ti occupi presentemente. Abbraccia Carlo per me, e saluta Paolina caramente. Io ti abbraccio con tutto il cuore. Per- donami se ti scrivo poco; (non imitare questa mia brevità) ma ricor- dati che ti amo senza fine, e quanto mai amare si può. Addio addio, mille volte addio.

229. A Pietro Giordani.
Recanati 28 Maggio 1819.

Oh oh quest’è un silenzio troppo lungo, ch’è più d’un mese ch’io non vedo lettere vostre. Seppi dal Trissino d’una disgra- zia accadutavi,1 e forse potete immaginarvi con quanto mio dolore. Ma mi disse in generale d’un giovane vostro amico, e che dovevate piangerlo pubblicamente. Se non v’ò troppo amaro, ditemi chi sia, perch’io lo pianga insieme con voi. Ho scritto costà due volte, il 19 e il 26 del passato. Non so se le lettere vi sieno arrivate, ma in ogni modo non ho voluto star più a repli-