Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/482

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congetturato che il mio allegro aspetto non sempre si accordasse col l’allegrezza dell’animo. Eccovi il mio cuore svelato, io vivo quasi smfe sola e non già sola di persona perchè o in Famiglia, o per incidenza necessitata di trattare, ma sola perchè quasi mai m’incontro con per- sone che possano compiacere il mio animo, e se qualche volta nel corso della mia vita mi sono incontrata di trovarne qualcuna, caro Nepote ho dovuto porvi un argine, perchè il cuor nfo è troppo debole per potersi contenere e non rendere veleno qllo che sarebbe in sua natura stato un antidoto. In qta solitudine dque, quali esser possono li motivi che rallegrino e sollevino il mio spirito? Pur ne ho trovati ma molto lontani dai mezzi umani, giacche [sic] nella sola Religione ho saputo consolarmi dalle mie perdite, dalle mie amarezze da miei guai. Con Essa sono arrivata ad acquistare una certa indifferenza su ite le cose che mi affliggevano che finalmente ho trionfato dirò così di me stessa, ed ho acquistata una certa pace, che mi fà poi essere allegra allorché [sic] sono in compagnia, e mi fa piacere di rallegrar gl’altri sebbene non sia io poi tanto tranquilla come lo sembro. A questo mio discorso io non trovo combinabile la vra estrema malinconia, il poco prezzo in cui tenete la vra persona, e la proposizione vra colla quale mi dite esser opera da savio porre un argine alla ragione, che è il supplizio della ma vita. No, caro Giacomo, io non mi accordo con voi in qto. La malin- conia è ancora effetto di un alterato Fisico, e per qto rimediateci con procurarvi qualche sollievo ancorché [sic] a principio troviate nel sol- lievo med.° della noja, appoco appoco ci assuefacciamo a scordarci de’ nfi mali col trascurarli, o con il lasciare di coltivarne continuamente l’immagine, è la ragione poi quella che deve a ciò persuaderci e di essa ci dobbiamo prevalere per felicitarci non per il contrario. Sono però persuasa che voi med.° convenite meco non doverci per sistema ren- dere infelici, ma sopportar con coraggio i mali della vita, sperandone spre il fine. Il vfo bell’animo vi darà pur troppo dei motivi di dolore se estenderete la vfa sensibilità senza freno ma questa trattenuta nei limiti vi darà motivo di compiacervene bene spesso. Spero che il Cielo pietoso vorrà addolcire la vfa sorte, e che vi renderà più quieto cam- biando le circostanze e ponendovi in un sistema meno coartato. Intanto Caro Giacomo fate uso della vfa filosofia e cercate rallegrarvi, io sono rimasta assai disgustata di dovermi allontanare da voi, conoscevo che qualche volta restava il vfo cuore sollevato dalle mie leggerezze e quanto volentieri avrei voluto farvi vedere l’interesse che di voi io mi pren- devo, ma non ho avuto mai il coraggio di farlo non sapendo se ciò