Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/530

Da Wikisource.

porre un temperamento che conciliasse davvero V.S. e il S.' Conte Monaldo mi trasportò ad esprimere la mia predilezione alle altre due Canzoni. Ma Ella mi perdoni, mi ha mortificato, scrivendomene in guisa che sembra che io davvero abbia mancato di riverenza facen- domi giudice delle opere sue. Quanto ai manoscritti delle tre Canzoni, essi sono presso di me, e giammai non ne partirono, nè io li avrei con- segnati ad alcuno senza un’ordine [«'c] di V.S.1 Ella dice che non se ne stampi più alcuna, e sarà obbedita. Mi pareva però che io le avessi detto che il suo Sig.r Padre le permetteva tutte e tre, e solo deside- rava che si losse ommessa quella dello strazio. Io ho disdetta la com- missione allo Stampatore. Mi dispiace che io ebbi poi dal signor Mata- loni di Pioraco La carta velina espressamente ordinata per le sue Canzoni, e che non so come ora impiegare. Lo Stampatore che aveva già disposto il Lavoro, che aveva rinunziato un’altro [sic] impegno per servirla, venne da me L’altro dì, e Lamentavasi di questo contrordine. Ma ciò non farà difetto. Vedrò di accomodare le cose come si potrà, molto più che in questo affare io ho ben veduto di avere compromesso e forse perduto quell’affetto, ch’Ella mi accordava, e per giunta il di Lei Sig.r Padre non si è più degnato di rispondere alle mie Lettere, e anzi con l’ordinario d’oggi gli scrivo chiedendo spiegazione di un silenzio che non potendo nascere da volontà di commettere un’in- creanza, nascerà chi sa mai da quale più serio motivo. Ritornando a Lei, Le offersi di recarsi a Bologna, e questo suggeri- mento fu prima collaudato dall’amico Giordani, che anzi mi scrisse che io facessi il possibile di trarla di costì, e farla un poco divagare nelle risorse che offre questa città singolarm.c per gl’ingegni elevati. La supplico a credere S.r Co. veneratiss.0 che io non avrei per me stesso azzardato una sillaba sul di Lei conto, se l’amico suddetto non me ne avesse fatto ardito, per desiderio di offerirle un qualche utile Servigio. Nel resto la supplico di volermi ridonare La sua grazia, di volermi comandare dove, e come mai fossi capace di obbedirla, glo- riandomi di ripetermi a prova

suo dev.mo Servit.c e Amico
Pietro Brighenti