Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/583

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cura di rendere alla virtù di V. S. quell’ossequio che può. S’ella non prese in mala parte ch’io ricercassi da principio la sua cono- scenza, neanche si sdegnerà ch’io m’adopri di conservare l’ac- quisto fatto, nè rifiuterà di riconoscermi per suo

Dmo Obblmo Servitore
Giacomo Leopardi
349. Di Pietro Giordani.
Piacenza 5. Novembre [1820]

Mio amatissimo. Pio ricevuta in Milano la tua 20. Ottobre. Ma non so quale diabolico destino vuole che ogni tua mi annunzi sempre qualche perdita; e per più dispetto mi lascia venir solo le tue brevis- sime, e mi ruba le meno brevi: così accresce a te la vana fatica, e a me il dolore. Ecco perduta anche la tua 4. Settembre: nè altra n’ebbi dopo quella dei 14. agosto. Oh poste abominabili! Ma bisogna indu- rarsi nella pazienza contro i mali che non hanno altro rimedio. T’av- verto ch’io starò qui immobile tutto l’inverno, et ultra; e ci andremo scrivendo. Ti ringrazio cordialissimamente di questa tua letterina carissima, benché breve. Ti raccomando e ti supplico di avere gelosa cura della salute: non affaticarti e non istancarti: sappiti conservare, se vuoi poter avere negli studi una consolazione alle indegne miserie. Io sto alquanto meglio: ma non mi assicuro di poter reggere a niuno studio. Ti scrivo breve c in fretta, perchè tornato da Milano ho trovato qui un gran fascio di lettere, e moltissime noiose brighe di affari dome- stici. Poi ci scriveremo più comodamente e più largamente. Ti scrissi che il liceo di Lodi non si farà certamente nel 21; e chi sa anche se mai più. Brighenti mi disse di averti consigliato a ricercare la cattedra «li eloquenza che dee vacare in Bologna. Oh quanto te la desidero! In Milano feci ristampare l'Arte della Perfezion Cristiana del Cardinal l’allavicini;1 e vi premisi un discorso sulla vita e le opere dell’Autore. <.)uell’opera è scritta eccellentissimamente: fattela mandare da Bolo- gna, dove deono esserne copie. Salutami carissimamente Paolina e Car- lino. Io ti abbraccio e ti amo con tutto il cuore, quanto non si può esprimere. Addio amatissimo. Addio.