Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/585

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come desidero, della somma stima che fo di tanto ingegno che Dio le ha dato e di tanto studio con che ha aumentato straordinariamente le sue cognizioni. Augurandole la più prospera salute, ed a me il vantag- gio de’ suoi riscontri, e del suo stimabilissimo carteggio, se non le sarà grave, mi riprotesto Servo ed Amico A. Mai

352. Di Teodoro Fusconi.
Fiastra 9. 9mbre 1820.

Gentilissimo S.r Conte Prone La ringrazio assai delle sue dotte osservazioni,1 e sicuramente ne profitterò all’occasione di rivedere la mia dissertazione. Io convengo nella sua massima, che un argomento sterile debba esser trattato con una discussione briosa; ciò peraltro quando siamo nella nostra libertà. Ma se l’uso e l’osservanza ci condanna ad esser più prolissi, qual par- t ito si potrà prendere? Forse medio tutissimus ibis; ma non so neppur io questo mezzo, distratto finora da altre brighe forensi. So bene però, che le mie obbligazioni sono grandiss.me, e che io sarò contentiss.1"0 se io potrò rimostrargliele coll’esecuzione de’ suoi comandi, in atten- zione de’ quali ho l’onore di raffermarmi costantemente suo Dvmo ed Obbmo Serv.c Teodoro Fusconi

353. Di GiannAntonio Roverella.
[di Cesena questo dì 12. Novem.e 1820.I

Stimo S.rc Conte Iersera mi giunse l’amorevole sua lettera del 6 corr.6,1 e con essa un’esemplare [sic] della canzone al Mai, di che Le è piaciuto farmi dono. Ne la ringrazio di cuore, e mi rallegro sinceramente che l’amore p[erl questa sventurata e travagliata comune nostra Patria, l’Italia, abbiale inspirato sì nobili e generosi concetti, e dato animo in questi tempi