Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/681

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anche grazia di vedere se tra gli esempi portati al verbo Rie- dere,l ve ne fosse alcuno dove si trovasse l’imperfetto indica- tivo di questo verbo; cioè qualch’esempio dove si dicesse rìe- dea, o riedeva, riedeano, riedevano ec. Tutto questo però a vostro pieno comodo, e senza disturbo delle vostre occupazioni. Se tro- vaste un esempio come dico, mi fareste molto favore a copiarlo e mandarmelo; e quando anche ve ne trovaste più d’uno, baste- rebbe che ne mandaste uno solo. Vogliatemi bene: salutatemi la Mamma, alla quale scrivo oggi, e favoritemi di dirglielo. I miei rispetti distinti all’Ab. Cancellie- ri e a Monsig. Mai, se avete occasione di vederlo. Addio, addio.

447. Di Giuseppe Melchiorri.
Roma 9. Giugno 1822.

Carmo Cugino Approfittandomi della partenza del Cav.c Antici vfo Zio vi tra- smetto due Opuscoli, quali spero vorrete gradire essendo lavoro del mio amico, e compagno di studi Cav. Pietro Visconti, di cui vi ragio- nai in altra mia. Egli abbenchè non abbia il piacere di conoscervi, che di rinomanza, non di meno v’invia per mio mezzo gli suoi più cordiali saluti, pregando me di sentire il vostro parere, massimamente sulla Medaglia di Lucio Vero, nella quale come vedrete viene ad esser illu- strato un interessante punto d’istoria. Vi prego di porgere le mie gra- tulazioni allo Zio, e vfo Padre, per la erudita Operetta,1 che ha testé pubblicata, della quale soliamo m’incresce non esserne possessore, avendola dovuta chiedere al Ab. Cancellieri onde leggerla, al quale era stata donata dal Cav. Antici. Pregatelo pertanto di mandarmene qual- che copia, assicurandolo che farà gratissima cosa, sì a me, che a qualche amico vago di questi studi. Ditele [sic] intanto che il Sig.r Ab. Can- cellieri si accinge a farne un estratto da inserirsi nelle nostre Effemeridi. Riceverete i miei saluti, e le mie nuove dal Cav. Antici il quale ho caldamente pregato, a procurare la vostra venuta in Roma persua- dendo vfo Padre a qualunque partito. Non esage[re]rò punto, se vi dico, che questa idea di avervi fra’ noi mi rende contento in modo, che non vedo il momento, che si verifichi. Forse i buoni uffici del