Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/783

Da Wikisource.

che anzi dubita non abbiate ricevuta,2 in cui vi domandava se fosse vero lo sposalizio stabilito di Mariuccia con Oraziani di Terni, vi prega di chiarirlo al più presto di ciò. E giacché abbiamo nominato sposali- zio; forse avrete saputo e forse nò che Paolina Mazz[agalli] per una settimana o poco più é stata sposa di Oswaldo Carradori, e che ora si dice che non lo sia più assolutamente, a meno di un rannodamento come ho sentito parlarne sono pochi momenti: ma è sperabile che non se ne faccia nulla contando sopra l’abilità o il buon volere dei suoi Tutori ec. - 'l'ornando a Carlo, vi ho da dire ancora qualche cosa da parte sua, come per esempio se donna Marianna ha ricevuto pochi fogli di musica da lui inviatagli franca di posta. E in ultimo vi prega d’in- formarvi dove predica attualmente o in Roma o in qualunque altro paese un certo P. Latini, (non mi ricordo di qual religione, credo fran- cese.) che dicono molto dotto ec. - e dice Carlo che a voi non è niente difficile l’arrivare a saperlo come io credevo. Caporalino è che vi dà questa seccatura, impegnato com’è di farlo venire quest’altro anno di Quaresima. E qui finiscono le commissioni di Carlo - Delle let- tere che voi gli scrivete poche me ne fa vedere; l’ultima è stata quella ove parlavate dei balli, e di quanto vi sono seducenti le donne ec. -} che mi piacque molto, benché fosse un poco libera; ma mi avete avvez- zato a tanta libertà che ormai poco più fastidio mi dà. Gli parlavate dei corni di Mariuccia in un certo modo ch’io non ne capivo il senso, e me ne feci fare la spiegazione. Se non avessi letto quella lettera, vi domanderei nuove di Giordani, che ringrazio molto dei suoi saluti, e a cui spero li avrete restituiti, o lo farete scrivendogli. Mi ha detto Carlo che vi ha scritto la possibilità che Roccetti diventi qualche cosa con me, e come voi ci prestate il vro assenso, e ne sareste contento. Essendola ancora io estremamente per la sua figura che non potrei desiderare migliore, per il suo spirito, per la sua coltura, educa- zione ec., mi fanno tremare i suoi costumi, che in questo momento pure sono egualissimi a quelli dei quali me ne parlavate voi altri la prima volta che lo conosceste; e non ho ragione di spaventarmi? Dovrei pure essere persuasa che tutti fanno la medesima vita, ma sempre speravo di trovare qualche eccezione. Se voi mi diceste qualche parola su que- sto, a tempo perduto, mi consolereste assai. E io credo, anzi sono per- suasa che avrò a regretter Peroli, e l’amore ch’egli mi avrebbe por- tato, il quale amore io non saprò mai ispirare a un giovane, quantunque ne avessi infinito per lui, come ne avrei per Roccetti che se avessi veduto più a lungo me ne sarei innamorata; e sarebbe stato tanto peg-