il qual supplemento equivale incirca ad una quinta parte del-
l’orazione.2
Il mio indirizzo, che V.E. si compiacque di domandarmi,
è dalla parte di Napoli, Macerata per Recanati, e dalla parte d’Ol-
tremonti, Recanati par Ancone. Io sarò ancora in Roma altre
due o tre settimane, alla fine delle quali tornerò al silenzio ed
all’oscurità della mia patria.
Non so quale strada abbia destinato V.E. di tenere al suo
ritorno di costà. Nel caso che questa fosse quella d’Ancona,
vostra Eccellenza farebbe a mio padre ed a me un nuovo favore
segnalatissimo, se non isdegnasse di onorare colla sua presenza
e con quella della sua rispettata famiglia la casa di mio padre,
scegliendola, nel passaggio, per luogo di sua fermata. Se io non
ardisco lusingarmi che questo mio desiderio e questa mia pre-
ghiera abbiano effetto, spero almeno che V. Eccellenza voglia
perdonare la libertà che ho preso di esporle l’uno e l’altra, ed
aggradire i vivi sentimenti di devozione e d’ossequio, con cui
passo all’onore di confermarmi
Di V.E.
Umo Obbedmo Servitore
G. Leopardi.
Roma 9 Aprile 1823.
Buccio mio
Iio ricevuto in regola tanto la tua cara dei 27 pass.° che quella dei
5 corr.c. Ti ringrazio delle notizie che ti sei preso la premura di darmi
intorno all’esito della Donna del Lago. Relativamente al tuo affare,
quantunque i tuoi dubbj sull’intervenzione paterna non manchino, in
genere, di fondam.0 mi sembra di aver potuto scuoprire dai discorsi
di Mamma che per questa volta non ci sia niente, anzi se si deve cre-
dere a quel che mi ha detto espressami entrano nelle tue viste, e desi-