Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/873

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moltissime. Contuttociò, siccome pur sono in bastante numero, vi prego a compiere il favore che mi avete fatto, riscontrando colla vostra esattezza queste mie correzioni colle nuove prove, quando saranno fatti i trasporti. Ve ne prego, e ve ne sarò som- mamente tenuto. Intanto vorrei che mi diceste se costì cono- scete nessuno il quale scriva d’uffizio e a cui si possa scriver d’uf- fizio. Perchè se conosceste qualche amico di questa qualità (come forse sarà Cardinali), mio padre spedirebbe a lui questi stam- poni per la posta, col bollo di Gonfaloniere di Recanati; e così si farebbe presto e senza spesa. Vi domanderei le nuove vostre e dei vostri studi, e qualche notizia letteraria. Ma son certo che adesso non pensate ad altro che ai funerali del Papa morto,2 al Conclave, al nuovo Papa ec. ec. ec.: insomma non avete neppure un momento di pensare a me. E per questo non voglio dilungarmi di più, ed abbrac- ciandovi di cuore, vi ripeto che sarò sempre e poi sempre vostro, e vi saluto. Addio, addio.

584. Di Luca Mazzanti.
[Recanati, Di Casa 4 ybre 1823]

Sig. Conte Veneratissimo. La memoria dolcissima del Conte Giulio Perticari, tolto dalla morte alle Lettere, agli Amici «Nel mezzo del cammin di nostra vita» non può essere in Lei spenta; che amatore pur Ella delle Lettere, e delle scienze, e a lui legato con vincoli di affinità, non poteva non esserle carissimo. Non dubito quindi che sia per essere di suo gradimento d’in- tendere l’elogio dell'Illustre trapassato, scritto dalla maestra mano di Paolo Costa, che non ommise in esso alcuni tratti di grave erudizione, co’ quali è l’elogio vagamente abbellito.1 Io ne Le rimetto l’esemplare cortesemente donatomi dall’Autore, onde ne ammiri la eloquenza, e le grazie, e meco compianga la perdita di un uomo grande, e di un amico carissimo. Sono con perfettissima stima di Lei Sig.r Conte Venerat.0 Dev.° Obblmò Servfe Luca Cavfe Mazzanti Di Casa 4 ybre 1823