619. |
Di Pietro Brighenti. |
|
Cariss.0 Amico.
Di ritorno da noiosissima gita, rispondo subito alla preziosa vra
5. del corrente; ai sensi della quale io vi giuro di corrispondere con
quanto animo e cuore mi trovo; se non che non ho i bei modi per espri-
mervi il mio affetto, e vi contenterete di queste rozze parole, che mal
camminano con le bellissime della vostra lettera.
Da lungo tempo io aveva passato ad un Frate Revisore il vostro
libro, ed egli pochi dì sono, rimandollo, dicendo che non ostante la
vidimaz.6 del Maestro del Sacro palazzo,1 egli non poteva permettere
che si stampasse. Ho dunque portato il libro ad un altro Revisore, che
mi sembrò meglio disposto. Intesi che sabbato pross. me lo avrebbe
restituito col suo sentimento. Io ne ho tutta la cura, e quando sarò
per cominciare la stampa, ve ne avviserò. Rispetto alle varie cose da
voi volute nella edizione, ritenete che io le trascrissi in un foglio, e
ne feci istruzioni, dalle quali non si allontanerà lo stampatore, ed io
stesso sorveglierò la impressione. - Giordani mi scrisse tempo fa, e
m’impose di salutarvi, e di dirvi che era senza vre Lettere, benché
egli vi scrivesse. Di me buon Amico, che dirovvi? Si va’ tirando innanzi
la vita, e si vive sperando. La mia famigliuola sta bene, e ciò mi con-
sola assaissimo. Ma ugualmente mi conforta l’amor vostro; e solo mi
rattrista il pensiero che io non ho alcun titolo per meritarlo; e però
vi supplico a non privarmene mai mai, come mi promettete gentilmente,
avendolo io sempre come il dono più prezioso che possiate farmi. Addio
addio.
il vro Brighenti
Mio Cariss. Segnore Stimat.
Renditore di questa mia sarà il Sig.rc Filippo Ugolini di questa no-
stra città il quale a [sic] molto desiderio di conoscervi, avendo preso
di voi una ottima stima nel legere qualche vostra produzione letera-