Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/988

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674. A Pietro Brighenti.
Recanati 4 Marzo 1825.

Caro Amico. Dopo la mia ultima dei 22 Novembre, altis- simo silenzio. Voi vi mostrate per verità un poco troppo avaro dei vostri caratteri, e sebbene probabilmente in questo tempo non avete avuto nulla da dirmi, pure un silenzio di tre mesi e mezzo tra due amici è troppo lungo. Io intanto, sperando di giorno in giorno qualche vostra parola, ho tardato fin qui a man- darvi il compimento dell’associazione alle opere Giordani, che sono paoli 8, per gli ultimi 2 volumi usciti, copie 2. Ve li spedi- sco oggi per la posta. Voi mi farete cosa gratissima dandomi nuove di voi, delle vostre occupazioni presenti, delle vostre imprese. Avrò caro anche d’intendere da voi qualche notizia di Giordani e di Vieusseux, ai quali nell’ultima vostra mi dice- ste di avere spedita una mia lettera scrittavi in proposito loro. Io spero che voi seguitiate a volermi bene, e che vorrete anche ripetermelo qualche altra volta. Comandatemi, e credetemi sem- pre con tutto il cuore il vostro vero amico Leopardi.

675. A Carlo Antici.
Recanati 5. Marzo 1825.

Carissimo Sig.c Zio Comincerei dal ringraziarla della sua lettera ultima, del motivo che indusse Lei a scriverla, e del contenuto della medesima, ma quanta ragione avrei di farlo, tanto impossibile mi sarebbe di trovar nuove espressioni di gratitudine da usar con Lei, e però lascio a parte questo luogo comune di tutte le lettere ch’io le scrivo. Bensì mi corre l’obbligo di manifestare al Sig.e Mini- stro d’Olanda la mia riconoscenza alla memoria e sollecitudine