per l’aria pestifera, o perchè se non ha più giudizio del solito quei feroci
campari lo ammazzeranno.
Se mai scrivete a Peppino Melchiorri ricordategli il nro Catone il
quale io non voglio perdere.
Come sapete, abbiamo qui in Libreria una buona fatta di edizioni
degli Aldi, dei Giunti, dei Grifo, e degli Elzeviri, etc. etc. Sento che
adesso queste edizioni siano molto ricercate, ma non sò nè quali pre-
cisamente, nè quanto, e nei miei negozii di compre e di baratti, non
vorrei essere burlato. Se voi conoscete una buona opera che tratti di
queste cose Bibliografiche, e potesse servirmi di scorta, accennatemela
perchè io possa provederla.
Addio mio caro Figlio. Iddio vi benedica come e quanto io desi-
dero, e come vi benedicono la vra ottima Madre, e il vostro Affmo
ed amorosissimo Padre
1196. |
Ad Antonio Fortunato Stella. |
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Signore ed Amico amatissimo
Ho tardato finora a rispondere alla cma sua del primo del
corrente, per non incomodarla senza materia. Ora il comune
amico Rosini mi dà per Lei un polizzotto, che le accludo. Il mede-
simo m’incarica a voce di pregarla a spedirgli con prima occa-
sione il libro del Giacomazzi Dialoghi sopra gli amori ec. ài
T. Tasso, ponendolo a suo conto. - Non so se sia pubblicata
la 2da parte della Crestomazia. Se siamo ancora in tempo, la
prego a far correggere nell’indice degli autori l’articolo Paradi-
si. Sec. XVIII-XIX. Bisogna mettere semplicemente: Paradisi.
Sec. XVIII. perchè in fatti Agostino Paradisi, dal quale è trat-
to il luogo riportato nella Crestomazia, non toccò punto il se-
colo 19."'° -1 Io sto interamente occupato della Crestomazia
poetica, e con grande speranza che anche questa riesca di sua
soddisfazione. La mia salute è migliore che io non mi avrei aspet-
tato, e che non suol essere nell’inverno; e il clima di Pisa, fin
qui, mi riesce un paradiso per la temperatura dell’aria. Auguro di