Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/300

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ed io mi sono arreso volentieri alle sue brame pensando l’utile che le lettere possono ricavare dalla ristampa delle Vite de’ Santi Padri. Onde io le sarò gratissimo di tutto quello ch’Ella vorrà fare a prò del Ciardetti. Intanto la prego di gradire le proteste dell’alta stima colla quale ho l’onore di dirmi

Suo Devotis.mo Servo
G. Libri

Di Casa i.° Agosto 1828

1328. Di Giovanni Rosini.
[Pisa 1 Agosto 1828.]

Amico Carmo Un fortissimo raffreddore, che ho dovuto guarire coll’oppio, mi ha impedito di porre all’ordine Gelosia:1 oggi sto un po’ meglio, ma non bene da scrivere. Dite a Vieusseux che ho ricevuto la sua; che i Professori ora son dispersi; ma che se vuole la nota pur gliela man- derò - Che il progetto è bellissimo; ma temo che i Professori non comprino. - Desidero ch’egli mi mandi la Circolare di Borghi e C - Addio. Salutate gli amici. G.R. Pisa i Agosto 1828.

1329. A Monaldo Leopardi.
Firenze 5 Agosto 1828

Mio caro Papà. Ricevo la carissima sua de’ 26 Luglio, nella quale leggo con grande rammarico questo periodo: Dio sa quanto desidero il rivedervi, e al vostro arrivo conoscerete quanto grande ragione ho per desiderarlo} Più ch’io penso a queste parole, e più mi cresce la pena: mi pare ch’Ella mi accenni qualche suo travaglio che io non conosca. Con tutto il cuore la prego a levarmi di questa incertezza, e ad espormi sinceramente tutto quel che