Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/304

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quale però non apprezzo, e combatto valorosamente contro di essa. Spero che il fresco, il quale non dovrà tardare, me ne darà un po’ di vittoria. Può essere che sianosi aperte le mie lettere a voi dirette, ma per grazia del Signore nessun mio Scritto ha mai temuta la luce. Nulladi- meno può essere che qui abbiamo riaperta la Lettera per farci qualche aggiunta. Di mettere nella vra Crestomazia qualche cosa di Broglio lo scrissi per mio pensiero e senza che esso lo immagini, sicché tutto và bene. Addio mio caro Figlio. Vi salutano gli Antici. Abbiatevi cura, e abbrac- ciatemi, come io vi abbraccio, e vi benedico con tutto il cuore. Vro Aff.° Padre.

1334. Di Giovanni Rosini.
[Pisa 8 Agosto 1828.]

A.C. Il raffreddore fu forte, e convenne mandarlo via con l’oppio - ma è un certo medicamento che lascia sempre tracce di se; laonde direbbe un 500." mi sento sempre la testa grave, e pigra a comporre - Ilo però jeri terminato la prima limatura dell’Amor Platonico, che va nel Capitolo seguente. Mi scrive la Carlotta Lenzoni che voi state poco bene: che ave- te? - Salutatela, e ditele che ho ricevuto la sua, che verrò costà ai 15 di Settembre; e che la morte di Botta pare una ciarla. Salutate gli amici. G.R. Pisa 8 Agosto 1828.

1335. Di Antonio Fortunato Stella.
Milano 9 Ag.° 1828

Signore ed Amico amatiss. Son debitor di risposta alle care sue i.° e 29 dello scorso. Ho tar- dato a farlo perchè voleva pur dirle che ho ricevuto il ms. della Cresto-