1388. |
A Monaldo Leopardi. |
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Firenze 8 Novembre. [1828] |
Mio caro Papà.
Ho ricevuta la cara sua de’ 29 Ottobre, ma non mai l’altra
de’ 26.1 Io parto, se a Dio piace, dopo domani. A Perugia,
potendo, vedrò certamente la Veglia. Arrivando a Recanati, avrò
meco un giovane signore Torinese, mio buon amico.' Non
potrò a meno di pregarlo a smontare a casa nostra, tanto più
ch’egli farà la via delle Marche, come fa il viaggio di Perugia,
principalmente per tenermi compagnia. Spero che a Lei non rin-
crescerà questa mia libertà. Egli si tratterrà in Recanati una sera,
o una giornata al più. La mia salute, grazie a Dio, è discreta,
e ho qualche speranza nel viaggio. Mi benedica, e preghi il
Signore per me. L’abbraccio con tutta l’anima e le bacio la mano.
Il suo Giacomo.
1389. |
A Carlo Emanuele Muzzarelli. |
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[Firenze 8 Novembre 1828] |
Monsignore mio Pregiatissimo.
Ricevo la sua veneratissima dei 3 del corrente in ora che parto
per Recanati. La ringrazio ben sinceramente dell’onore che mi
fa, invitandomi a cantare le lodi del Monti. E il soggetto stesso
e l’invito sarebbero incitamenti assai forti a comporre. Ma lo
stato della mia salute è tale, che mi è impossibile Io scrivere
una pagina, nè in verso nè in prosa; impossibile anche il leg-
gere, anche il pensare. La Signora Lenzoni, che parte dimani
di qua per Roma, e che io prego di recarle i miei complimenti,