Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/407

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suoi versi. Alessandro Poerio non si lascia mai vedere. Tutti, del resto, stanno bene. Non voglio dimenticare Tommasèo che più d’ogni altro lavora: che vi pare del suo articolo sul Tiepolo? Tutti mi domandano di voi. E comparso infine il romanzo del Rosini. Giordani ne parla da poli- ticone, ed ha scritto all’autore una lettera che gira per tutta Pisa - Salvagnoli ’ dice che Rosini è il primo romanziere del secolo. Forti lo mette nel fango. Montani lo difende. Tommasèo ne ride e tace. Mon- tani se la caverà fuora come potrà, e probabilmente non del tutto in coscienza. Ora vi dirò ciò che me ne pare a me: vi trovo grandissimi difetti: ciononostante me lo sono letto senza noja e di seguito: il carat- tere delI’Anguillotto è eccellente - Anguillotto dovrebbe essere il titolo dell’opera. Il grande errore è stato di voler fare un seguito al Manzoni. Vedremo cosa dirà la Biblioteca italiana: poco di buono aspetto per Rosini - Generalmente il romanzo piace poco, ma molti giudicano l’autore anziché il romanzo. Addio, mio carissimo Leopardi - Ricordatevi che aspetto le vostre nuove colla massima impazienza. Addio e vale Vieusseux

1453. Di Luigi e Antonio Fortunato Stella.
Milano 2 apìe 1829

Mio Sig.rc ed Amico Pregiatiss. La sua lettera dei 25 dello scorso fu veramente carissima a noi tutti, che attendevamo con ansietà sue notizie. Ma Ella non istà bene; e que- sto, lo creda, ci accuora assai. Come poi io non vorrei per alcuna cosa al mondo dovermi rimproverare d’aver contribuito nella benché minima parte al suo male stare, così io la prego, rispetto all’articolo in discorso, ch’Ella si guardi dal determinarsi a favorirmi per veruna considera- zione proveniente dalla sua gentilezza. Del resto io non avrò bisogno del detto articolo se non di qui a qualche mese: io lo serbo intanto per Lei, e se in ultimo Ella non avrà potuto farlo, ci perderemo il Pub- blico, la sig.r“ Albrizzi ed io, ma si troverà chi lo faccia. A buon conto Ella vedrà qui a tergo copia d’una lettera scrittami dalla detta signora, dove ella medesima passa, per così dire, in rassegna gli scritti suoi:1 questa lettera, nel caso ch’Ella faccia l’articolo, potrà forse giovarle.