Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/639

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1707. Di Gian Pietro Vieusseux.
[s.d., ma Firenze, inizio di febbraio 1832]

Carissimo Leopardi! Io sarò il primo ad annunziarvi una cosa che farà forse meno piacere a voi che a’ vostri amici; che però non vi deve essere affatto indifferente, perchè è un atto di giustizia, il quale ben- ché tardivo onora l’Accademia della Crusca, ed era richiesto da tutti quelli che vi conoscevano. L’Accademia doveva nominare un corrispondente in luogo di Roscoe - ed il dì 27 dicembre siete sortito dall’urna dello squitinio [sic] al- l’unanimità di voti. Il Cav. Zannoni, segretario, avendo avuto la rati- fica sovrana il di 21 del mese di Gennajo; ma trovandosi seriamente incomodato per una piaga alle gambe, non ha potuto farmelo sapere che ier mattina, pregandomi di domandarvi come volete che vi sia tra- smesso il diploma, se a Roma, o qui a Firenze - Gli ho risposto di mandarlo a me, e che lo terrò a vostra disposizione. Ora aspetterò le vostre direzioni. Ho scritto subito al Giordani pfer] avvisarlo che siete diventato il suo collega in Crusca; e se Dio vuole, vi vedremo fare la vostra comparsa alla prossima seduta solenne del ms. di settembre. Ebbi una carissima vostra, tanto più cara che da molto tempo io non era assuefatto a ricevere tre pagine del vostro scritto:2 cosa che mi ha assai consolato, perchè mi è prova che siete bene di salute, e che la primavera vi ricondurrà in questa parte. Vi ringrazio per le persone che mi indicate, ad alcuna delle quali ho mandato la mia circolare. A dir il vero le circostanze non sono molto propizie per fare passi utili in quelle contrade, in preda, presentemente, all’anarchia ed al disordine; ma possono sempre giovare quelle circo- lari, perchè lette da molti, possono portar qualche nuovo associato - A quest’ora avrete veduto l’amico Mayer - L’ho pregato di lavo- rare con voi p[er] far l’elenco delle persone di Roma e contorni, cui converrebbe mandar la detta circolare, con un fascicolo per saggio. - Aspetto una sua lettera, e con essa le vostre nuove. E egli vero che Giordani pensa di recarsi a Roma? ciò mi vien scritto da personaggio eminente, come di cosa che si diceva. A dirvi il vero non posso credere che nel momento attuale il nostro amico voglia lasciare la sua solitudine. Vi mando i saluti di tutti gli amici - Il Cioni sta sempre a Pisa