Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/647

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doro Studita, il quale manca in tutte le edizioni di Giustino, e che sarei curioso di sapere se sia stato osservato da Routh. In un de’ miei fogli, quello dove, fra le altre cose, si parla della pretesa nemicizia fra Senofonte e Platone, io spiego un pas- so del Simposio di Senofonte xaì è[3óoov auflu;, ch’io rendo e grida- vano, DA capo. Vi prego di notare in qualche postilla a questa os- servazione i seguenti versi di Plauto, Trinum. act. 3. se. 2. Non enim possum quin exclamen: euge euge, Lysiteles, TtàXtv (cioè da capo); Facile palmam habes; hic victus; vicit tua comoedia. A proposito di commedie, Rosini non ha pubblicato ancora colle stampe il suo Torquato Tasso. Se lo pubblicherà, io avrò cura di spedirvene un esemplare per la posta, come Voi deside- rate. Ma forse questa pubblicazione non è vicina, perchè se la pièce fu applaudita a Pisa per testimonianza dell’autore, a Firenze ultimamente ha fatto fiasco completo; cosa ch’io non so dall’au- tore, ma da altri miei amici. Vi prego però a non citarmi come fonte di questa poco importante novella, perchè sapete che gli sdegni letterarii di Rosini non sono sempre inoffensivi. Ho fatto far qui delle ricerche per avere qualche altra copia de’ Canti che potessi mandarvi; ma ancor qui gli esemplari venuti da Firenze sono esauriti. Voi siete sempre estremamente buono con me; e mi lusin- gate assaissimo quando mi dite che la mia compagnia sarebbe atta ad alleggerirvi il peso della vita. Veramente il sentimento è cosa assai rara, non solo in Parigi, ma in tutto l’universo; e le qualità più eminenti dello spirito sono meno straordinarie di quelle del cuore. Giudicate da ciò qual conto io debba fare del- l’amicizia di un uomo nel quale ho ritrovato le qualità dello spi rito e del cuore riunite. Non vi stancate di amarmi: non trove- rete in me altri meriti, ma un animo amante, anzi amantissimo, mi troverete fin ch’io viva. Addio, addio. il vostro Leopardi Io fo conto di partire per Firenze verso la metà di Marzo, e forse ancor prima. A Firenze potete indirizzarmi le vostre let- tere. La mia salute ora non è pessima quanto a tutto il resto; quanto all’applicazione, è quale è stata da cinque anni.