Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/747

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al vivo, mi comprende tutta l’anima. È inutile ch’io ti ripeta ch’io sono sempre e in ogni cosa ad ogni tuo cenno: magra con- solazione, ed unica che ci rimane. Ma ti raccomando a mani giunte la tua cara salute. Anima mia, povero mio Ranieri, cal- mati per amor mio. Pure mi sarà dato una volta di consolarti. Addio con mille baci, addio senza fine. Io non ho e non avrò più altro pensiero che te.

1835. Ad Antonio Ranieri.
[Firenze] 7 Feb. [1833]

Ranieri mio. Ebbi la tua da Livorno,1 ma Niccolini non ha mai ricevuta nessuna tua lettera, neppure quella del Piatti. Nè vista nè udita dissi della Pelzet2 per modo di esprimermi, inten- dendo di non averne più avuto sentore. Io sono, come ti dissi, prontissimo ad ogni tuo volere, e ti stringo al seno con mille baci. Addio, anima mia. Sono proprio impaziente di rivederti.

1836. Ad Antonio Ranieri.
[Firenze] 14 feb. [1833]

Ranieri mio. Non ho ancora la tua lettera della posta oggi. Scrivo brevissimo perchè lo stato de’ miei occhi è deplorabile. Ogni giorno divengo più infelice della tua lontananza, perchè tutto il tempo che passo senza te, mi pare ed è veramente per- duto, essendo ogni mio piacere posto nella tua compagnia. Addio senza fine.