Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/750

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1842. Ad Antonio Ranieri.
[Firenze] 5 Marzo [1833]

Ranieri mio. Io prendo brodo e carne alle 5, e non perciò dige- risco. Ma la perdita di tante mie microscopiche lettere non lascia di essere una grande calamità. Addio, cor mio.

1843. Ad Antonio Ranieri.
[Firenze] 7 Marzo [1833]

Ranieri mio. Ma le lettere che imposto io di mia mano, e che tu non ricevi? La tua malinconia mi affligge di conti- nuo: quanto sospiro quel tempo ch’io ho potuto consolarti!

1844. Ad Antonio Ranieri.
[Firenze] 9 Marzo [1833]

Credimi, Ranieri mio, che questo nulla ch’io scrivo, è più che il maximum del mio potere. Mio padre e i fratelli mi scri- vono piangendo per non avere risposta nè nuove mie da 3 mesi; e io non leggo intere le loro lettere. Tutto il giorno ti chiamo.

1845. Ad Adelaide Maestri.
[Firenze] 14 Marzo [1833]

Mia cara Adelaide Fate dell’acclusa ciò che vi piace; ma se volete ascoltare una mia sincera e calda preghiera, non mi fate comparire per la prima