Pagina:Leopardi - Puerili e abbozzi vari, Laterza, 1924.djvu/154

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148 i. puerili

della croce, ma sfavillarono in quei suppiicio i raggi luminosi della divinità del Crocefisso, ottenebrossi al suo spirare la face del giorno, tremò il suolo ed aprissi in vaste fenditure, palpitò lo spietato carnefice, il Fariseo perverso, lo sconsigliato Giudeo, e nel morto Nazareno il suo Dio ravvisò, il suo Creatore. Che se vendicata non sembravi la crocifission dell’Uom Dio, volgete, o signori, lo sguardo alle arene di Palestina, e là, di rimpetto alle ruine e alle ceneri dell'arsa Gerosolima, da mille e mille croci pendenti i cadaveri ravvisate di mille e mille giudei, che il Romano, tuttoché clemente domator di Palestina, espugnatore della riprovata città, affigger fece a que' tronchi, ministro della divina vendetta.

2. E qui a considerar vi fate per poco l'immenso amor dell'Uom Dio, che nello atto rifulge della spietata sua flagellazione. Fu allora che tutte quasi spogliate l'esterne insegne della divinità, che velati i di lui raggi, splendenti a traverso dell'ammanto mortale, che, posto come il riparo alla propria potenza infinita, si diede egli, vittima mansueta ed inerme, nelle mani dei brutali carnefici, ed alla umiliazione acerbissima la volontà sottopose e la mente. Non qui un contrassegno apparve ai manigoldi della infinita dignità di Colui cui preso aveano a flagellar fieramente. Esultarono que' barbari, né si videro tenebre che dasser fine alla loro gioia; insultarono, né si vide tremuoto che ponesse termine ai loro motteggi; colpirono, né si vide fulmine che colla polve li confondesse dal suolo. Soffri il Creatore del tutto l’onta obbrobriosa, e tutta quasi dimenticò la sua somma potenza, per non avere il suo sguardo intento più che all'amore. Si, fu l’amore che nell'orribil cimento il cuor gli sostenne e lo spirito; fu l'amore che nell'amaro conflitto gli porse conforto e sollievo, fu l'amore che in quegl' istanti angosciosi mitigò le sue pene. E quante volte e quante non avea già per bocca de' suoi profeti mostrato all'uom questo amore, quante volte innanzi allo sguardo dei veggenti d’Israello pinta non avea coi colori più vivi la sua brama di soffrire i flagelli, la umiliazione e la pena a cui recavasi incontro? — Ecco — disse — disposto io sono ai flagelli; inerme diedi il mio corpo ai car-