Pagina:Lettera di Sacerdote Sanese (Anonimo).djvu/7

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cenza; e questi furono i Signori Cavalieri Fulvio Buonsignori, Anibale Agazzari, Alfonzo Marsilj, e Giulio del Taja.

Si ricevette finalmente dalla Balía la notizia partecipatale dal Serenissimo Gran Duca; onde in esecuzione degli Ordini del dì 5. Gennajo 1717. partirono i consaputi Ambasciadori con nobilissimo Equipaggio: nè qui voglio estendermi a significarvi, essendo voi molto meglio di me informato, quanto saggiamente adempissero questi le loro incumbenze, e di qual pregio fussero gli onori, che costà riceverono da tutti sotto la saggia condotta del Sig. Conte Pietro Biringucci, che pieno di Amore verso la Patria, e di rispetto verso i Principi, condusse di tal maniera l’affare, che riuscì di soddisfazione ed a Principi, ed alla Patria.

Restituitisi in Siena questi Ambasciadori, si portarono in forma pubblica al detto Collegio, ove rendettero conto distinto dell’eseguita loro Ambasceria in esecuzione dell’obbedienza prestata alle pubbliche commissioni; e sentendosi la stima, che faceva S. A. R. della Città, e la dichiarazione fatta da essa con affettuose espressioni, che voleva essere di sollievo, e non d’aggravio, e che perciò gli aveva pregati a volersi astenere da ogni spesa, che potesse particolarmente riuscire onerosa al Povero; s’accesero gli animi di tutti d’una ossequiosa impazienza di godere prontamente gli effetti di questo Amore.

Esaminate voi in quale angustia si trovò allora la Deputazione, che presedeva alla Solennità del suo Ingresso; tuttavia fattasi animo dal buon cuore, che riconosceva in tutti gli ordini della Città, d’esibire le più sincere dimostranze d’ossequio dovute a tanto Amore, pro-

 
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