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80 LEZIONI

Doverebbe ora difendersi da me il giudizio di quei miei Protettori, quali hanno proposto, per questa carica, un soggetto inesperto, e debolissimo, quale per appunto son io. In questo non trovo scusa, che meriti d’esser proposta, conoscendosi pur troppo manifesta la mia inabilità: particolarmente dovendo questa cimentarsi in un luogo, dove non praticano, se non Maestri, e dove è ancor sì fresca la memoria de’ miei antecessori. Quanto all’inesperienza, io la confesso; ma dico bene, che in queste materie di militar Disciplina, o vogliamo dir teorica di fortificazione, il medesimo può valer l’industria d’un novizio inesperto, che la lunga esperienza d’un pratico, consumato nelle guerre. Altra differenza non vi conosco, se non che dove quello potrebbe testificar le cose con l’addurre gli esempi da lui veduti, noi le proveremo coll’autorità d’Autori, che l’hanno vedute, e l’hanno scritte. In qualunque altra Scienza, o Disciplina si ricercerebbe veramente un soggetto d’ingegno elevato; ma in questa sono affatto superflue l’invenzioni, che si fanno nelle scuole, dovendosi totalmente sottometter l’ingegno a quello, che s’usa nelle Campagne. Questo sarà cagione ancora, che io professerò sempre, di portar cose, e opinioni altrui, ma però d’uomini, e maestri accreditati, i quali avendo appresa l’arte nelle guerre, l’hanno poi lasciata scritta ne’ libri. Resta solo, che io m’offerisca, per compagno, e condiscepolo a quegli, che averanno, qualche curiosità d’intendere alcuna cosa, intorno a questa professione. Proccurerò di rendermi tanto più affettuoso, quanto meno erudito, e rappresenterò in quest’offizio, quella cote, la quale benche ottusa, e incapace di tagliare per se stessa, si adopera nondimeno, per accrescer l’acutezza, e per assottigliare il taglio de’ ferramenti.


DELL’