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mente l’arrogarsi il primato nello scioglimento di tal Problema, perciò dal silenzio fatto ardito, e prosuntuoso poco dopo la morte del Torricelli, si vide alle stampe un piccolo libro dell’istoria Cicloidale, prima in lingua Francese, e poi tradotto nella Latina, nel quale con mal fondati argumenti viene intaccata la dottrina, e la riputazione del Torricelli, che obbligò Carlo Dati a rispondere a questa storia con quella lettera, che come abbiamo già detto, sotto nome di Timauro Anziate, egli scrisse a i Filaleti, e fu stampata in Firenze l’anno 1663. nella quale con copia di ragioni, con evidenza di fatti incontrastabili, e coll’autentica testimonianza d’uomini, per sapere, e per bontà riguardevolissimi, di tuttociò, che era passato fra i letterati di Francia, ed il Torricelli, ben consapevoli, fa chiaro vedere gli abbagli presi dall’Autore dell’istoria Cicloidale, e la fama del Torricelli, e la verità, con maniera propria di sua rara eloquenza abbondevolmente difende. Fu questa lodevole impresa del Dati con tanto applauso ricevuta dagli uomini scienziati, che mosse il Groningio a scrivere un erudita Dissertazione, in cui coll’istesse notizie messe fuori da quello nella sua lettera, illustrò l’istoria della Cicloide; e questa Dissertazione si ritrova inserita nel fine del suo libro intitolato Bibliotheca Iuris Gentium. Lasciò ancora il Torricelli una raccolta di quei Problemi, che erano passati vicendevolmente fra esso, ed i Mattematici Francesi, che son quelli, che come abbiamo riferito, aveva in animo di stampare, insieme forse colle lettere da noi poco dianzi mentovate, fra i quali vi


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