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386 capitolo xviii — § 116-117

zioni , che si ottengono risolvendo le equazioni (2) e (3)bis, algebriche lineari nelle .

Si noti, che, se , la (3)bis si riduce alla (3); le (2) e le (3)bis dicono ; cioè cost., come avevamo già osservato.

Il metodo qui svolto di integrare la (trovare le soluzioni della) (4) si chiama metodo della variazione delle costanti arbitrarie, in quando che alle , costanti arbitrarie nella formola che risolve (1), si sostituiscono conveniente funzioni di nella formola che risolve (4).

§ 117. — Equazioni lineari omogenee a coefficienti costanti.

) Supposte ora le costanti, cerchiamo se una funzione (dove cost.) può soddisfare alla: {{centrato|. (1) Si osservi che dalla si deduce:

; ; .....; .

Sostituendo in (1) si trova che deve essere:

,

e, poichè non può essere zero, dovrò essere nullo l'altro fattore; dunque, affinchè rappresenti una soluzione particolare dell'equazione, è necessario e sufficiente che sia una delle radici dell'equazione algebrica (detta equazione caratteristica):

, (2)

la quale si forma dall'equazione differenziale, ponendo in luogo di e delle sue derivate successive le potenze successive delle incognite . Si noti che al posto di è posto , ed al posto di la .

Se dunque noi risolviamo la (2) e supponiamo che le sue radici siano tutte reali e disuguali,

,

le funzioni:

rappresentano altrettante soluzioni particolari distinte dall'equazione differenziale.