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complementi varii 449

§ 134. — Elementi del calcolo delle variazioni.

) La teoria dei massimi e dei minimi si propone di trovare il valore della variabile (o i valori delle variabili) che rendono massima o minima una data funzione. Ma talvolta si presentano problemi di massimo o di minimo di un altro tipo: il problema di cercare la funzione o la curva che rendono minimo qualche integrale, p. es. la curva che passa per due punti di ascissa e che ha la minima lunghezza, ossia che rende minimo , oppure la curva passante per due punti posti ad altezze differenti, tale che sia minimo il tempo impiegato da un grave che cade da a lungo la curva, ecc., ecc.

Si voglia trovare la funzione della <math<x</math>, che rende minimo l'integrale , e che assume valori dati a priori per . Si ammetta che tale funzione possegga derivate prime e seconde finite e continue, che per la e derivate valgano nel campo che esamineremo, tutte le proprietà (continuità, ecc.) necessarie per la validità dei calcoli seguenti.

Se è la funzione cercata (supposto che esista e possegga derivate prime e seconde finite e continue), e se è una funzione con derivate prima e seconda finite e continue, nulla per e per , allora, qualunque sia il valore della costante , la funzione assume per e per i valori prefissati; e il nostro integrale, ove si ponga al posto di , ossia

diventa una funzione di che ha un minimo per .

Sarà dunque (§ 70, pag. 226):

per

ossia (§ 89, pag. 296)

per

29 — G. Fubini, Analisi matematica.