Pagina:Liguria preistorica.djvu/112

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sivamente fra noi da un solfuro metallico, raro e poco appariscente, l'argentite, che accompagna la galena in taluno dei rari adunamenti di questo minerale, rimase ignoto fino a che, per fatto della civiltà romana, l’arte mineraria e la metallurgia non furono assai progredite. Non dubito perciò che le fibule d’argento rinvenute nella necropoli della via Venti Settembre, in Genova, sieno di provenienza straniera.




IV. — DEI FITTILI PREISTORICI E D’ALTRI MANUFATTI IN LIGURIA



Vasi fittili. — Numerosi ed importantissimi, per lo studio delle industrie preistoriche neolitiche, calcolitiche e siderolitiche sono questi manufatti; e rispetto ad essi giova ricercare di quali argille si fabbricassero, quale fosse nei vari tempi e nei diversi luoghi la tecnica messa in opera per ridurli alle forme desiderate, per munirli di anse o manichi, per ornarli di fregi graffiti, incisi, dipinti o formati col mezzo di appositi stampi, per impartir loro la tinta e la lucentezza richiesta, per renderli mediante la cottura sufficientemente resistenti e duri, in modo che fossero atti agli usi cui erano destinati. Anche in ordine ai fittili, e specialmente ai vasi, che sono numerosissimi nelle nostre stazioni, mi propongo di descrivere più innanzi i tipi più distinti e caratteristici, nel render conto dei singoli scavi; e reputo superfluo indugiarmi qui ad esporre considerazioni sistematiche, le quali sarebbero inopportune in un lavoro che ha per oggetto precipuo l'illustrazione di depositi paleolitici privi di fittili e neolitici ricchi di terre cotte, riferibili quasi esclusivamente a tipi primitivi.